Roberta "Mimma" Palmeri
Roberta Irene Palma Palmeri, abbreviato RIP o Bobby, secondo la versione ufficiale nasce ad Alcamo nel 6 Luglio 1999, dal paziente professore Giuseppe Palmeri e la moglie Mariagrazia Vorluni (avendo ancora oggi il dubbio sul fatto che il nome della madre si scriva Maria Grazia o Mariagrazia).Impara a parlare a tre anni, quando ha un orribile taglio a tazza (la madre adorava farle tagli di una bruttezza obbrobriosa, tra cui il mille codine con elastici colorati) e le sue prime parole, perlopiù inventate, comprendono in ordine cronologico "la cane", "Pikachu" e "Laichu".
Da piccola è di una malignità abissale: morde a sangue la sorella, spreme gli uccellini, pretende di avere il computer per fissarne lo schermo e sottrarne prezioso tempo di lavoro alle altre persone (quando le viene detto di sfruttare i suoi talenti e scrivere manda in crash il computer e dice che deve guardare i numeri), sta sveglia la notte e tiene sveglia la casa con Bambi e i Teletubbies, non mangia se non ha uno spettacolo e non vuole che altre persone entrino nell'inquadratura delle telecamere oltre lei e fa la spia come James Bond, ma più cattiva.
Con l'andare della sua crescità, la follia insita comincia a diluire fino a fare scomparire i comportamenti maligni, e a detta dei familiari, ora è una brava persona. Un pò squagliata, ma brava.
Non frequenta l'asilo, imparando l'alfabeto e tutte quelle cosine strane a casa tramite un abbecedario illustrato da sua sorella maggiore. All'età di cinque anni e mezzo, giusto in tempo per frequentare la scuola elementare, la famiglia Palmeri si trasferisce dalla Sicilia, amata terra di Sole, ad Oppido Mamertina, in Calabria, dove mancano i beni primari come la luce e l'acqua in casa. In verità l'acqua c'è ed è potabile dal rubinetto, ma gli impianti idraulici sono così avanzati che ogni volta che piove si rompono e la terra va a finire nell'acqua e per ripararli ci mettono tre giorni in cui la città è privata della sua scorta di H2O.
Prima di andare a scuola, riceve da una coetanea un commento sul fatto che con i capelli corti sembra un maschio, rimane traumatizzata e strepita e urla ogni volta che qualcuno vuole tagliarle i capelli sembrando una selvaggia col frangettone fino alla seconda media.
Frequenta la scuola elementare Mariangela Ansalone (che prima che lei la frequentasse non aveva un nome e si chiamava solo scuola elementare) che è a neanche cento metri da casa sua, mentre il cinema è a venti metri ma non funziona. Se venite a Oppido ci sono solo chiese. Ad Oppido vive qualche persona, che però in inverno se ne va, e ci sono quattro chiese. La Mimma è atea.
Maturò la convinzione alla veneranda età di sette anni, ma continuò a dire agli insegnanti che credeva per farsi alzare il voto.
Sempre allora comincia a seguire programmi per bambini come la WWE e lo splatter Hellsing, fiera di volere male alle Winx e alle Bratz e chiedendosi perchè mai i gruppi del tempo finissero tutti in consonanti.
Finita la scuola elementare, le rimane di quel periodo il felice ricordo di quando tutti non sapevano i giorni della settimana e lei sapeva già i mesi e degli imbarazzanti saggi di danza in cui tutti i bambini sono costretti a giostrare e a ballare "Move la colita". Interpreta lì il suo primo ruolo teatrale, nei panni di un Babbo Natale femmina che si deve fare il vocione e parla in inglese e sbatte i regali in testa ai suoi coetanei che fingevano di dormire (pezzo non incluso nel copione).
Oltre a ballare e a suonare il flauto da sola perchè tutti gli altri facevano finta, entra al quinto anno delle elementari nel coro delle voci bianche, che poi è costretta ad abbandonare perchè non ha più la vocetta da mocciosa che hanno i bimbi. Riceve dalla maestra Mimma (omonima) un diario delle principesse rosa, a cui strappa le pagine, disegna i baffi e usa come si deve.
Esce vittoriosa senza aver studiato perchè tutte quelle cose la aveva già imparate a casa, passa alla meno prestigiosa scuola media Dante Alighieri, precedentemente carcere minorile (non è uno scherzo), dove incontra qui tre amici che saranno destinati ad essere abbandonati e a non vederli più. Rincontra Annarita Barbaro, reduce dalle elementari, che non calcola e incolpa dei propri misfatti (che non erano poi molti). Le ruba un pò anche le matite.
Finita in gloria anche la scuola media, che è uno dei periodi che ricorda con più astio, passa finalmente al Liceo Scientifico, con la speranza di poter accedere a Medicina Legale per toccare tutti i morti come componente della Scientifica da grande.
Mimma è molto macabra, ma la colpa non è sua.
E' che il suo nome lo vede sempre al cimitero.
Il 19 Febbraio del 2011 comincia a seguire Doctor Who, al tempo dodicenne, condividendo la passione con la sorella maggiore che non morde più, ma diventa la sua migliore amica. Annarita è ancora molto snobbata.
Da allora diventerà una patita dei telefilm, e nel 3 Aprile del 2013 scopre Lost, che la conduce ad appassionarsi tramite Micheal Emerson, il suo attore preferito, arriva a Person of Interest. Man a mano che scopre nuovi telefilm il rapporto con sua sorella, cominciato praticamente con Black Butler o Kuroshitsuji, migliora fino a che non le vuole bene benissimo benissimissimo, è la persona cui vuole più bene in assoluto, quando scopre Hannibal nel recente 2013 proprio alla fine di Lost, salvandosi da un disagio per scomparsa di serie meravigliosa per un pelino.
Scrive la storia a quattordici anni, nel 2013, con l'aiuto di quella che diventa la sua migliore amica (dopo sua sorella) solo al Liceo, rimanendo le uniche sopravvissute simpatiche nella stessa classe dalle medie. La invita a casa, fanno un pò di compiti, giochi di ruolo e scemenze insieme, e il resto vien da sè...
Il suo colore preferito è il blu, il suo posto preferito è il mondo tranne la scuola, il suo animale preferito non lo sa perchè gli piacciono tutti, le sue parole preferite sono "psychiastist" e "goggles".
Mimma sa fare quasi qualunque cosa: cantare (in inglese e in italiano), disegnare (in stile chibi, realistico o minimale), suonare (l'armonica, il flauto, il pianoforte, un pochino la chitarra e in generale tutto quello che sia percuotibile), scrivere, parlare rapidamente, parlare in inglese, in italiano, in calabrese e in siciliano (e un pochino anche di latino e spagnolo e francese), psicanalizzare le persone ignare per manipolarle a fare quello che vuole lei, mangiare un pezzo di carne più velocemente di quanto possa fare quasi qualunque uomo adulto, essere adorabile, dire con modestia che non sa fare tutte queste cose che in realtà sa fare, scrivere biografie.
Curiosità: Il suo soprannome, "Mimma", non ha nulla a che vedere con il suo nome di battesimo, come avrete notato: si tratta infatti di una contrazione della parola "bimba", con cui sua sorella maggiore si riferiva a lei. La trasformazione della parola è avvenuta così:
"Chiamate la bimba, che è pronto a tavola"
"Chiamate la mbimba, che è pronto a tavola"
"Chiamate la mimba, che è pronto a tavola"
"Chiamate la Mimma, che è pronto a tavola".
Quanto a Mimma, lei non chiama mai con il suo vero nome la sorella maggiore, perchè lei non lo sopporta.
Elisabetta "Furiarossa" Palmeri
La bambina, che non ama particolarmente il proprio nome, nasce l'11 Giugno 1994 ad Alcamo, in provincia di Trapani, sicura fin dal primo respiro che non esiste posto più bello di quello in tutto il mondo conosciuto e sconosciuto. Nasce, dopo un parto cesareo necessario perchè aveva il cordone ombelicale come un cappio per impiccagione intorno al collo, già con i capelli e per giunta semilunghi, con un codino, che in molti paesi viene conosciuto come "il codino del Diavolo" e che in Romania è indice del fatto che è appena nato uno Strigoi. Ah, i capelli sono anche rossi. Le mettono un secondo nome "Maria", ma tanto nessuno lo usa mai nè si ricorda di questo secondo nome, quindi è come se non esistesse.In tenera età soffre di sonnambulismo per cui apre gli occhi e si sveglia in stanze della casa che non sono la stanza da letto, ma non gliene frega niente e torna a dormire.
Cresce in una condizione di spaventosa iperprotettività da parte della madre, che disinfetta con l'alcool qualunque cosa cada a terra e rimanga lì anche per un minuto, le mette addosso cappotti pesantissimi anche quando la temperatura è mite e non la fa giocare con gli altri bambini, distruggendo dunque il sistema immunitario della bambina e forse essendo causa del suo diabete mellito. Ah, e inoltre rendendola praticamente asociale.
Non frequenta l'asilo, o meglio, lo frequenta per due giorni e viene poi fatta ritirare non si sa bene perchè, ma si sospetta perchè lavasse le mani della sua amichetta di colore credendole sporche per sbiancargliele, o forse solo per via dell'iperpotettività della madre.
In prima elementare le cade per terra una matita e non sa se può raccoglierla perchè sua madre a casa glielo impedirebbe, così telefona a casa per chiedere il permesso di raccoglierla. Permesso accordato.
Da lì capisce che non è necessario obbedire ad ogni ordine della madre e le disobbedisce in segreto su letteralmente qualunque cosa, iniziando finalmente a farsi un sistema immunitario, baciando cani, gatti e tartarughe, mangiando le merendine dopo che sono cadute a terra e sedendosi sui gradini (il divieto più terribile di sua madre). La trasgressione diventa un brivido troppo eccitante e sviluppa in lei una cleptomania che la spinge a rubare, con successo, qualunque cosa dagli zaini dei compagni, in particolar modo le carte di Yu-Gi-Oh. Studia modi per farla franca anche nei supermercati, ma non combina molto in quel senso perchè i suoi genitori si sarebbero insospettiti di vederle portare a casa ogni sorta di giocattolo.
Non può rubare dolciumi perchè ha il diabete. Ma li frega lo stesso e se li nasconde per le ipoglicemie.
Sua zia Elena le regala un libro con tutti i racconti e le favole di Hans Christian Andersen, che dapprima le fa schifo (perchè voleva i giocattoli) e poi diventa il suo inestimabile tesoro che ogni tanto rilegge anche oggi e che l'ha iniziata alla lettura, la cosa più bella del mondo dopo il cibo (o forse alla pari?).
Eccelle a scuola in ogni materia, compresa la matematica di cui non sa un tubo, ma solo perchè guarda la maestra e annuisce a ogni cosa incomprensibile che dice.
Si trasferisce in Calabria giusto in tempo per fare la quinta elementare e dapprima odia ogni cosa di questa nuova terra che, chiaramente, non è la Sicilia e ancora meno è Alcamo. Ancora oggi le si inumidiscono gli occhi quando sente la canzone dell'esilio, "We Will Go Home" di King Arthur.
Dopo aver visto il film Van Helsing inizia a scrivere storie sui licantropi, a disegnare licantropi che sbranano persone, draghi e tutte quelle cose salutare che ogni bambino dovrebbe fare.
Va al catechismo, ma lo odia a morte (e qualcuno le ruba le carte da collezione della WWE). Va alle medie, ma le odia a morte. Si fa la comunione solo perchè le regalino un acquario, ma il pesce rosso muore il giorno della sua comunione, facendole capire così che Dio non poteva esaudire i suoi desideri (una cosa sola aveva chiesto, pregato, in quel giorno: che il pesce Attila vivesse). Così odia a morte pure la comunione.
Inizia ad occuparsi strenuamente di acquariofilia, riproduce guppy, vende guppy, riproduce ampullare, vende ampullarie, desidera un cane fino allo sfinimento, ma, sebbene sua madre gliene avesse promesso uno, sua madre non vuole tenerlo.
Smette completamente di frequentare la Chiesa (a cui si recava unicamente per il sapore delle ostie da comunione) dopo che il parroco le chiede arrogantemente di confessarsi mentre lei è certa che quel tizio abbia peccato cento volte più di lei e dovrebbe inginocchiarsi e confessarsi a lei piangendo.
Con l'inizio dell'utilizzo di internet, circa in terza media, la ragazza inizia ad interessarsi di anime e manga e guardando Kuroshitsuji (oggi Black Butler, nelle edicole italiane) trova un modo per condividere un'esperienza con sua sorella Roberta.
Iniziate le superiori, passa il novanta percento del suo tempo a scrivere e disegnare, anche in classe, fregandosene altamente di quello che di lei pensavano i professori, ma al contempo riuscendo ad andare meglio della maggior parte dei suoi compegni in quasi tutte le materie (tranne la matematica, perchè alle superiori non basta annuire).
Si trova male con i suoi coetanei, benissimo con gli adulti di fronte a cui sfoggia senza ritegno la sua cultura, divertendosi a umiliarli, ma molto di più ad essere loro pari (cosa che non avviene, purtroppo, quasi mai).
Concluse le scuole superiori, dopo aver tirato un enorme sospiro di sollievo, incontra il telefilm che le cambia la vita: NBC Hannibal. Che poi il titolo è solo "Hannibal", ma visto che lo mandando sull'NBC, allora è NBC Hannibal.
Si innamore di ogni singolo componente del cast, compresi i cameraman, ma soprattutto dello showrunner Bryan Fuller, che (per somma sfiga di lei) è gay. Ma a lei va benissimo così, anche un amore a distanza, non ricambiato e platonico va benissimo quando si può godere di tanta perfezione.
In tempi recenti, a causa di un abuso di bicarbonato di sodio, si rovina la flora intestinale e finisce per soffrire terribilmente di incubi, pesantezza, digestione bruttissima (non c'è altro termine), ansia e insonnia cronica. Dopo aver creduto di impazzire, capisce le cause dei suoi disturbi e trova la cura, anche se ancora oggi (non che sia passato così tanto) ha strascichi di quel problema. Spera di poter prestissimo modificare questa parte della biografia perchè prima era la persona più felice mai esistita sulla faccia della terra.
Il suo colore preferito è il verde, ma anche tutti gli altri.
Il suo animale preferito è il pesce rosso, ma le piacciono tutti gli animali (tranne le formiche, che però non odia).
Ha un'ossessione per Hannibal Lecter ed è vagamente megalomane (ma disposta ad ammetterlo).
Curiosità: La bevanda che Furia ama di più è il thé-menta-limone-cannella, e fareste bene a ricordare questa cosa. Il nome "Furiarossa" viene dal fatto che il suo personaggio originale preferito, nonchè il primo davvero approfondito che lei abbia mai scritto, si chiamava Furiadoro ed era un enorme licantropo femmina.
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