Soprannomi: “Kevlar”
“Sbirracchiotto”
Sesso: Maschio
Specie: Umano
(Homo sapiens sapiens)
Altezza: 1,
80 m
Peso: 75
kg
Capelli: Castani
Occhi: Azzurri
Storia:
Kevin
Smithson nasce come figlio unico nell'agosto del 1989 da Eustace J.
Smithson e Katia Maria Smithson-Florence, due brave persone ma quasi
bigotti. Entrambi i suoi genitori lavorano in un autolavaggio con
discreti incassi, quindi la sua famiglia, di ceto medio, può
togliergli la maggior parte degli sfizi, tra cui un'anelatissima
bicicletta rossa.
A
sette anni salvano una famiglia di mici dalla spazzatura, una mamma
gatta con i suoi tre gattini, che rimettono in sesto e lasciano
insieme almeno fino a quando i piccoli non sono stati svezzati.
Mamma
gatta e uno dei suoi piccoli vengono adottati, ma non riescono a
piazzare gli altri due cuccioli che rimangono quindi alla famiglia:
sono Chip e Aria, un fawn e una tricolore da cui i genitori non si
separeranno mai.
Conosce
il vicino di casa, Albert Allen, suo coetaneo, perchè il suo
labrador Snap cerca di ammazzare Chip e Aria almeno una volta al
giorno, e presto diventa il suo migliore amico.
Rimangono
insieme fino ai sedici anni in cui prendono strade diverse: Albert
comincia ad essere accusato di vari taccheggi e atteggiamenti
ambigui, mentre Kevin sogna un futuro nelle forze dell'ordine.
A
diciassette anni, Kevin realizza di non credere in Dio. Già da tempo
comiciava a interrogarsi sull'esistenza o meno di una divinità, ma
due giorni prima del suo compleanno Chip viene investito da un uomo
ubriaco, che si schianta subito dopo conto un palo della luce.
L'ubriaco sopravvive, Chip no. I suoi genitori piangono. E Kevin si
chiede se davvero la vita vale così poco che si può perdere in
mille modi, e se un Dio esiste, se è un tutto un suo piano, se si
sta divertendo a guadare ciò che di brutto succede nel mondo da
lassù.
Ma
non esiste.
Quindi
qualcuno deve proteggere l'umanità, e chi meglio degli uomini?
Il
sogno di diventare poliziotto diventa una certezza: riesce a passare
gli esami al primo colpo, e si ritrova ben presto in divisa nelle
pattuglie cittadine. Si sente realizzato, e svolge con passione il
suo primo lavoro.
Rincontra
l'amico da cui si era allontanato, perchè il suo primo arresto è
Albert Allen, per una rissa da bar. Lo ammanetta, lo porta in
prigione, e lì riscopre che anche se lo ha appena arrestato sono
ancora amici, perchè Albert riesce ancora a farlo ridere, persino
con le storiacce da bar che ha racimolato in questi anni.
Dopo
qualche notte lui è fuori, e tornano a frequentarsi come e più di
prima. Kevin riesce a tenere l'amico fuori dal “lato oscuro”
molto spesso, ma ogni tanto si trova comunque costretto a multarlo.
Lui
lo chiama “delinquentello”, l'altro lo appella “sbirracchiotto”.
Nel tentativo di difendere Albert da un altro “delinquentello” a
cui Allen aveva fregato 500 euro da un guadagno di spaccio di
sostanze illegali, Kevin si becca due pallottole al torace.
Sopravvive,
ma da allora indossa continuamente il giubbotto anti-proiettile anche
sotto i vestiti in borghese, passando da “Kevin” a “Kevlar”
(il tessuto anti-proiettile dei giubbini) per qualche burlone del
dipartimento. Dopo quello, Albert torna completamente sulla retta via
e dopo una settimana e mezza a Kevin passa la paranoia e si toglie il
giubbino quando fa la doccia.
Incontra
una ragazza di nome Jessica Stuart, proprietaria di un'affettuosa
femmina di dobermann chiamata Layla che lo guarda sempre malissimo,
perchè è una giornalista impiccionissima che lo tartassa di
domande.
I
due si innamorano (con grande gelosia di Albert che non può più
stare appiccicato almeno sei ore di fila al braccio di Kevin), ma,
ahi ahi, lei è credente.
Avendo
sempre a che fare con i propri genitori (che se sapessero che è ateo
piangerebbero come se fosse morto) è piuttosto tollerante verso i
cattolici, ma il vero problema è il matrimonio.
Come
farlo? Alla fine Jessica accetta di sposarlo con il comune, lasciando
perdere le funzioni religiose.
L'ultimo
caso in cui si impegna prima del matrimonio è il ritrovamento di due
giovani scomparsi di nome Peppi e Vampirella, caso che lo prende
perchè lo fa morire dal ridere in quanto contiene forse gli
individui più buffi che abbia mai visto nella sua vita.
Alla
fine i due verranno ritrovati, e lui e la sua novella moglie
parteciperanno alle nozze dei due dispersi.
Curiosità
-Kevin
è in realtà un agente delle pattuglie di strada, quindi il suo
improvvisarsi detective per cercare Peppi e Vampirella è in realtà un'iniziativa personale.
improvvisarsi detective per cercare Peppi e Vampirella è in realtà un'iniziativa personale.
-Nonostante
sia ateo, le sue esclamazioni sono perlopiù riferimenti ai santi
perchè da giovane, prima di dedicarsi alla carriera di poliziotto,
lavorò per una settimana in una fabbrica che produceva calendari
durante il periodo natalizio (quello più pressante, perchè tutti si
preparano all'anno nuovo!). Era l'addetto che controllava che tutti i
fogli fossero stampati nel modo corretto, perciò per una settimana
lesse nomi di santi a ritmi vertiginosi e li imparò tutti a memoria
e in ordine. Nelle situazioni di particolare stress, rievoca il
disagio lavorativo di quei giorni, e quindi gli tornano alla memoria
i nomi dei santi, generalmente partendo dal giorno del calendario in
cui si trova.
-Gli
piace cantare il karaoke, ma solo il venerdì e il mercoledì, negli
altri giorni non canta perchè dice che non ha l'ispirazione.