domenica 8 novembre 2015

Kevin Smithson

Kevin Smithson



Nome: Kevin Steve Smithson

Soprannomi: “Kevlar” “Sbirracchiotto”

Sesso: Maschio

Specie: Umano (Homo sapiens sapiens)

Altezza: 1, 80 m

Peso: 75 kg

Capelli: Castani

Occhi: Azzurri


Storia:



Kevin Smithson nasce come figlio unico nell'agosto del 1989 da Eustace J. Smithson e Katia Maria Smithson-Florence, due brave persone ma quasi bigotti. Entrambi i suoi genitori lavorano in un autolavaggio con discreti incassi, quindi la sua famiglia, di ceto medio, può togliergli la maggior parte degli sfizi, tra cui un'anelatissima bicicletta rossa.

A sette anni salvano una famiglia di mici dalla spazzatura, una mamma gatta con i suoi tre gattini, che rimettono in sesto e lasciano insieme almeno fino a quando i piccoli non sono stati svezzati.

Mamma gatta e uno dei suoi piccoli vengono adottati, ma non riescono a piazzare gli altri due cuccioli che rimangono quindi alla famiglia: sono Chip e Aria, un fawn e una tricolore da cui i genitori non si separeranno mai.

Conosce il vicino di casa, Albert Allen, suo coetaneo, perchè il suo labrador Snap cerca di ammazzare Chip e Aria almeno una volta al giorno, e presto diventa il suo migliore amico.

Rimangono insieme fino ai sedici anni in cui prendono strade diverse: Albert comincia ad essere accusato di vari taccheggi e atteggiamenti ambigui, mentre Kevin sogna un futuro nelle forze dell'ordine.

A diciassette anni, Kevin realizza di non credere in Dio. Già da tempo comiciava a interrogarsi sull'esistenza o meno di una divinità, ma due giorni prima del suo compleanno Chip viene investito da un uomo ubriaco, che si schianta subito dopo conto un palo della luce. L'ubriaco sopravvive, Chip no. I suoi genitori piangono. E Kevin si chiede se davvero la vita vale così poco che si può perdere in mille modi, e se un Dio esiste, se è un tutto un suo piano, se si sta divertendo a guadare ciò che di brutto succede nel mondo da lassù.

Ma non esiste.

Quindi qualcuno deve proteggere l'umanità, e chi meglio degli uomini?

Il sogno di diventare poliziotto diventa una certezza: riesce a passare gli esami al primo colpo, e si ritrova ben presto in divisa nelle pattuglie cittadine. Si sente realizzato, e svolge con passione il suo primo lavoro.

Rincontra l'amico da cui si era allontanato, perchè il suo primo arresto è Albert Allen, per una rissa da bar. Lo ammanetta, lo porta in prigione, e lì riscopre che anche se lo ha appena arrestato sono ancora amici, perchè Albert riesce ancora a farlo ridere, persino con le storiacce da bar che ha racimolato in questi anni.

Dopo qualche notte lui è fuori, e tornano a frequentarsi come e più di prima. Kevin riesce a tenere l'amico fuori dal “lato oscuro” molto spesso, ma ogni tanto si trova comunque costretto a multarlo.

Lui lo chiama “delinquentello”, l'altro lo appella “sbirracchiotto”. Nel tentativo di difendere Albert da un altro “delinquentello” a cui Allen aveva fregato 500 euro da un guadagno di spaccio di sostanze illegali, Kevin si becca due pallottole al torace.

Sopravvive, ma da allora indossa continuamente il giubbotto anti-proiettile anche sotto i vestiti in borghese, passando da “Kevin” a “Kevlar” (il tessuto anti-proiettile dei giubbini) per qualche burlone del dipartimento. Dopo quello, Albert torna completamente sulla retta via e dopo una settimana e mezza a Kevin passa la paranoia e si toglie il giubbino quando fa la doccia.

Incontra una ragazza di nome Jessica Stuart, proprietaria di un'affettuosa femmina di dobermann chiamata Layla che lo guarda sempre malissimo, perchè è una giornalista impiccionissima che lo tartassa di domande.

I due si innamorano (con grande gelosia di Albert che non può più stare appiccicato almeno sei ore di fila al braccio di Kevin), ma, ahi ahi, lei è credente.

Avendo sempre a che fare con i propri genitori (che se sapessero che è ateo piangerebbero come se fosse morto) è piuttosto tollerante verso i cattolici, ma il vero problema è il matrimonio.

Come farlo? Alla fine Jessica accetta di sposarlo con il comune, lasciando perdere le funzioni religiose.

L'ultimo caso in cui si impegna prima del matrimonio è il ritrovamento di due giovani scomparsi di nome Peppi e Vampirella, caso che lo prende perchè lo fa morire dal ridere in quanto contiene forse gli individui più buffi che abbia mai visto nella sua vita.

Alla fine i due verranno ritrovati, e lui e la sua novella moglie parteciperanno alle nozze dei due dispersi.



Curiosità

-Kevin è in realtà un agente delle pattuglie di strada, quindi il suo
improvvisarsi detective per cercare Peppi e Vampirella è in realtà un'iniziativa personale.

-Nonostante sia ateo, le sue esclamazioni sono perlopiù riferimenti ai santi perchè da giovane, prima di dedicarsi alla carriera di poliziotto, lavorò per una settimana in una fabbrica che produceva calendari durante il periodo natalizio (quello più pressante, perchè tutti si preparano all'anno nuovo!). Era l'addetto che controllava che tutti i fogli fossero stampati nel modo corretto, perciò per una settimana lesse nomi di santi a ritmi vertiginosi e li imparò tutti a memoria e in ordine. Nelle situazioni di particolare stress, rievoca il disagio lavorativo di quei giorni, e quindi gli tornano alla memoria i nomi dei santi, generalmente partendo dal giorno del calendario in cui si trova.

-Gli piace cantare il karaoke, ma solo il venerdì e il mercoledì, negli altri giorni non canta perchè dice che non ha l'ispirazione.

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